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A dire il vero ormai ci siamo dimenticati del vero nome di questo rampollo della società milanese: pare, dico pare che si chiamasse in origine "Fear", per il rispetto ed il timore che incuteva nei suoi nemici, del resto, con una faccia come la sua... ma giudicate voi:

La fotografia lo riprende, felice dopo aver "castigato" (termine usuale nel lessico del Nostro) le due guardie di frontiera tailandesi (erano talmente brutte che neppure lui ne ha evinto chiaramente il sesso). Alle sue spalle i più informati potranno riconoscere la sbarra che segna l'arcinoto confine tra Tailandia e Malesia presso Hat Yai.

L'unica cosa che si sa di certo è che le ormai navigate ragazze tailandesi lo chiamano: Hot-ioi pan-ura, che nella lingua locale vuol dire "colui che riesce a dare piacere infinito".

 

Siamo riusciti a procurarci anche un'altra fotografia esclusiva...: il nostro Arsura nel lontano 1996, quando, reduce da una gita all'arcinota Oasi dell'Ammmore; in quell'occasione ormai memorabile, la Grande Sacerdotessa dell'Ammmore, dopo aver assaporato le sue inimmaginabili arti amatorie, lo aveva nominato Ramses Ptolomura, che, nell'antica lingua di quella terra, vuol dire (a seconda delle interpretazioni del famoso obelisco di Amsterdam):

dio dei maggiori contorsionismi erotici

supremo signore del sesso estremo

pontefice delle più elevate vette dell'orgasmo multiplo

unguento salivoso del prolungato cunnilinguo paradisiaco

E gli furono donate le sacre catene d'oro simbolo di suprema abilità amatoria. 

 
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